Autore: Redazione

  • Raccomandate

    RACCOMANDATE
    Inceneritore? Anche no.
    Piazza Tazzoli, Sestri Ponente (Genova)
    Venerdì 15 settembre
    Contro l’incenerimento per una gestione dei rifiuti basata sul riciclaggio. Coordina: Bruno Pastorino, segretario provinciale PRC. Ore 17,30
    Concerto di Bambi Fossati Rock Progressive, Blues. Ore 21.00
    Sabato 16 settembre
    Giù le mani dal territorio: storie di resistenza. Coordina: Alessandro Lentini, laboratorio Buridda. Ore 17.30
    Concerto di Arancia Balkanica Rock Jazz in salsa balcanica con Mangiafuoco e giocolieri. Ore 21.00
    Domenica 17 settembre
    Associazioni ambientalistiche e istituzioni a confronto sulla politica ambientale. Coordina: Antonio Bruno, Forum ambientalista Liguria
    Lunedì 18 settembre
    Conferenza Immigrazione. Analisi e prospettive nazionali e europee organizzata dalla Regione Liguria e dalla Commissione Europa
    Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio, Genova (per maggiori informazioni: http://www.csmedi.it/n_admin/media/85.pdf)

  • Informazione – Non è mai finita la guerra alla pubblica decenza

    Il precetto della famosa decenza quotidiana, estrema sintesi di ligusticità prima ancora che della poetica montaliana, aiuta a capire la distanza siderale che separa il sentire dei comuni cittadini da tanti cosiddetti personaggi della scena pubblica. Prendiamo quel giornalista Farina che molti ricordano per le sue comparsate alle tribunette televisive, dove veniva chiamato soltanto come vicedirettore di “Libero”, quindi fiancheggiatore del cavaliere, privo com’era di qualsiasi altro titolo, salvo quello di abbaiare contro il pericolo della sinistra. Dall’inchiesta in corso sul Sismi per l’ennesima volta deviato, viene fuori in tutta evidenza che lavorava per due padroni (o uno solo?): il suo giornale e i servizi segreti illegali.

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  • Università – Riforma: il silenzio dei docenti

    Non è possibile affrontare i problemi (gravi) dell’università senza un “coinvolgimento del mondo universitario come ceto intellettuale”. Purtroppo il mondo universitario da tempo è “assente e passivo”, incapace di dare ragione della sperimentazione iniziata dal ministro Luigi Berlinguer e perversamente sviluppata dal governo di centro-destra negli ultimi anni. L’ha scritto Paolo Prodi, docente di Storia moderna all’università di Bologna. La sperimentazione, dice, è stata un fallimento: “con il “3 + 2″ e con il sistema attuale di crediti non produciamo né cultura né preparazione professionale” (l’Unità, 26 maggio 2005).

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  • Contrappunto – Campioni: la altra faccia della medaglia

    Dopo ventinove pagine di calcio nazionale, ventinove – mi sembra superi il limite stabilito agli spinelli nella nuova legga sulla droga – Repubblica, lunedì 10 luglio, nella sezione della cronaca genovese apre con un redazionale di Franco Manzitti sui dubbi di un giovane diplomato.

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  • Cultura – Il pranzo della marmotta e il museo degli operai

    E’ per pura coincidenza che il progetto del “Museo degli operai” presentato martedì 4 luglio nella trattoria dei Tegli, oltre i Giovi, presenti una quarantina di persone, abbia coinciso con l’amarcord di Cornigliano (Repubblica, 5 luglio 2006, “Cipputi torna a casa. La fabbrica diventa teatro. Centra il bersaglio lo spettacolo di Altan e Gallione con la Compagnia dell’Archivolto”). Il nostro, dice uno degli organizzatori del “Museo”, è il risultato di un gioco. E’ cominciato il giorno della “marmotta”.

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  • Logistica portuale – Oltregiogo: mille treni al giorno?

    Con l’incontro pubblico in Alessandria di giovedì 6 luglio 2006, una data che potrebbe diventare indimenticabile per gli abitanti dell’ovadese e del novese, è uscito dalla clandestinità il progetto di spostare il porto di Voltri nell’entroterra, Oltregiogo. Sì, perché come hanno tranquillamente ammesso i responsabili dello studio di pre-fattibilità, essi si sono preoccupati di preavvertire l’Ente Regione Liguria e l’Ente Regione Piemonte ma, per quel che riguarda le istituzioni del territorio interessato, a partire dalla Provincia di Alessandria e tutti i Comuni coinvolti nell’avveneristico progetto, hanno preferito soprassedere e ciò per una questione di tatto, sia per non ingenerare inutili aspettative sia per evitare ancor più inutili preoccupazioni. Questo il senso letterale delle risposte date dal responsabile scientifico e dal principale propugnatore del progetto, all’osservazione critica espressa dal Presidente della Provincia di Alessandria circa il metodo seguito nel dare sostanza all’idea di delocalizzare il porto di Genova-Voltri nelle colline e pianure alessandrine.

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  • Elezioni – Chi sceglie chi alle primarie?

    In questi giorni migliaia di genovesi hanno trovato nelle cassette delle lettere una cartolina gialla. Un’accattivante figura femminile emerge con discrezione dal fondo, accanto alla scritta grande: “Primarie. Per scegliere insieme il candidato sindaco”. L’appello, che il cittadino, firmando, sostiene, è rivolto “ai Partiti de L’Unione”. Proprio così: con l’apostrofo rosso ben evidenziato.
    E’ la via che sceglitugenova ha scelto per raggiungere i cittadini che non hanno firmato sul sito internet (www.sceglitugenova.it) del movimento, o non sono stati contattati di persona dagli attivisti che girano con i moduli.

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  • Nuove tecnologie – Per la cultura europea una gabbia digitale

    “i2010″(http://europa.eu.int/information_society/eeurope/i2010/index_en.htm): nome in codice per una società europea dell’informazione per la crescita e l’occupazione. Il Consiglio Europeo ha delineato il quadro strategico per il futuro prossimo e, se l’informazione è alla base dell’opinione pubblica e genera tendenze culturali, allora sì, c’è da preoccuparsi. Nel documento ufficiale emesso lo scorso giugno, i primi obiettivi sono crescita e l’occupazione, ottenibili mediante lo sviluppo delle tecnologie di informazione e comunicazioni (TIC).

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  • Giornali – Un calcio alla libertà di stampa

    Gratificante e motivo di soddisfazione aver vinto il campionato mondiale di calcio. Ma questo non basta per superare il difficile momento attraversato dal nostro paese dopo la parentesi cabarettistica targata “azzurro” e “Forza Italia” che si è sommata ai vizi strutturali di una parte del nostro paese. Almeno questa vittoria comportasse una moratoria nel riallineamento ai parametri comunitari per ripianare il dissesto provocato dal “governo ad personam”, dalle “smanie separatiste” e dalla “finanza creativa”!
    Anche “La Repubblica”, come già per precedenti eventi ed in competizione con gli altri quotidiani, ha dato molto spazio alla vittoria italiana: 29 pagine più la cronaca locale.

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  • Calcio e tv – Che cosa è mancato al trionfo mundial

    C’è un’Italia, decisamente minoritaria, fatta di lande e coste sperdute, dove non arrivano nemmeno gli echi lontani dell’assordante notte di festa che pare abbia tenuto deste città e borgate del Belpaese per la vittoria al mundial. Anche se, per fortuna, la copertura tv generalizzata ha consentito di seguire ovunque le emozionanti fasi della finale calcistica di Berlino, nei luoghi più marginali, una volta spento il video, adulti e bambini si sono scambati ancora un po’ di impressioni, qualche telefonata di commento, cellulari permettendo, con amici o familiari lontani, dopodiché il silenzio con lo sciabordio del mare ha consentito a tutti di dormirci tranquillamente su. Forse è l’assenza di strepiti, esagitazioni, isterie collettive, che favorisce una visione un po’ diversa degli avvenimenti di cui siamo stati tutti spettatori, a cominciare dal trauma improvviso e assurdo dell’espulsione di Zidane, indiscutibilmente l’eroe della serata. E’ possibil e liquidare questo dramma sportivo, ma anche umano (era la partita di addio del grande calciatore), con la dura sintesi di un titolo che racchiude la parabola di una vita da campione con l’espressione “Da re a teppista”?

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