Dopo aver letto il lucido articolo di Stefano Zara sul buco nella sanità ligure (“la Repubblica-il Lavoro”, 25 giugno), sembra non resti più nulla da aggiungere. Le assurdità, le colpe, sia del centrodestra, sia del centrosinistra, sono messe a nudo in modo chiaro ed esauriente, così come la natura del lavoro da compiere per rimediare alle follie del passato, ma, purtroppo, anche del presente. Le assurdità: l’automatismo dell’aumento dell’Irap da parte del centrodestra, l’accettazione di tale meccanismo da parte del nuovo governo; le colpe: il buco accumulato dalla precedente amministrazione regionale, l’inerzia, per un anno, della nuova amministrazione, fino a quando il problema non è esploso diventando non più rinviabile. Ma Zara non si ferma qua.
Categoria: Salute
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Sanità – Il valore della salute: bilancio di un medico
Abbiamo intervistato il dottor Giovanni Andreoli, medico del Galliera.
D. Partiamo dall’inizio: ci si dice che la sanità ligure presenta un deficit, nel 2005, di 244 milioni di euro. Per il 2006 è previsto un deficit i oltre 320 milioni. Cosa significa, per la sanità, essere in deficit?
R. C’è una rincorsa alla ricerca dell’origine di questo disavanzo, ovvero la ricerca del colpevole. -
Scoperte – Medici senza frontiere all’opera in Italia
Vicino alla giostra, fra cavallucci, carrozze e il battello per Camogli e San Fruttuoso, i turisti del conclamato “ultimo weekend” di primavera si sono scontrati con la riproduzione di un campo profughi voluta da Medici senza frontiere (www.msf.it).
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Ist – Non furono politiche le dimissioni di Santi
Articolo a corrente alternata quello in cronaca locale su La Repubblica del 28 aprile: “IST e San Martino, una casa per i parenti”. Si viene informati che la casa per i parenti dei degenti, consentirà ai non residenti con meno possibilità economiche di fruire delle strutture sanitarie e questo, forse, contribuirà a richiamare pazienti da altre regioni.
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Dopo Fortugno – La Calabria e’ lontana dalla sanita’ ligure?
Della svolta nelle indagini sull’omicidio Fortugno hanno scritto un po’ tutti i quotidiani. Doris Lo Moro, nuovo assessore alla Sanità della Regione Calabria, ha dichiarato (la Repubblica 26 marzo ’06) “io so che la ‘ndrangheta c’è anche quando non si presenta ufficialmente. Ecco perchè non faccio mai finta di non vederla. So sempre che c’è”. La conferma è nel rapporto degli ispettori antimafia: “Abbiamo riscontrato irregolarità dappertutto, nella gestione dell’amministrazione, delle nomine, degli appalti, delle assunzioni. E soprattutto sono state confermate le infitrazioni della ‘ndrangheta che condiziona tutto”.
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Galliera – Neuropsichiatria infantile chiude perché non “rende”?
Segnalo ad OLI un nuovo episodio che incide negativamente sugli utenti del nostro servizio sanitario: la Direzione dell’Ospedale Galliera ha deciso di chiudere il proprio reparto di neuropsichiatria infantile. La notizia ci è arrivata come un fulmine a ciel sereno, senza preavviso e per via informale, quindi senza nessun elemento utile a capire se e in che modo sia prevista la prosecuzione di questo servizio, con quali garanzie di qualità degli interventi e di capacità di assorbimento della domanda, oppure se, come temiamo, questa chiusura avverrà sostanzialmente al buio.
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Sanità – Ma qual è la mission degli ospedali?
Non è trascorso tanto più di un mese dagli annunci stereofonici sulla riorganizzazione della rete dell’emergenza in sanità, che già compare il primo titolo cubitale: “Trasferito dall’ospedale: muore” (Secolo XIX, 22 gennaio). Da giurarci.
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Scarichi/1 – Anche raccogliere la pipì può diventare reato
Seguo Paola Pierantoni, che ha sottolineato un particolare accanimento del quotidiano, genovese per definizione, su una questione che appare francamente sostenuta solo da un’interpretazione poco scientifica e molto fiscale di una classificazione dei rifiuti, redatta in modo funzionale solo per chi deve reprimere un reato.
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Scarichi/2 – Le regole si cambiano, ma non si evadono
Non posso esimermi da alcune considerazioni, non solo etiche, ma anche formali, in merito alla questione degli scarichi del San Martino. Premetto da un lato la mia scarsa competenza specifica in fatto di scarichi di materie organiche nelle acque reflue, e dall’altro che è ben lungi da me l’immagine “alla Widman” di un bacello che nottetempo si apre sul fondale inquinato dagli scarichi ospedalieri, facendone fuoriuscire una sostanza aliena che modifica geneticamente tutti i muggini del golfo.
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Scarichi/1 – I Seminari non assolvono i depuratori di Genova
Una stagione balneare rovinata. L’8 giugno l’Agenzia ligure per l’ambiente (Arpal) “promuove le spiagge genovesi. Mar Ligure più pulito” (titolo Corriere Mercantile). Domenica 17 luglio, invece, centinaia di bagnanti intossicati vengono ricoverati all’ospedale. Subito una notizia forse rassicurante.