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  • Ambiente – Profumo di mare

    “Il mare al primo posto” ha dichiarato (Repubblica-Lavoro, 22 giugno ’06) il neo presidente della Fiera di Genova. “Il mare – ha aggiunto il neo presidente- sarà l’elemento di forza della fiera; una benedizione dal cielo…”. Ma, intanto, sarà bene che si occupi della puzza, che è la maledizione di cui si occupano da circa 3 mesi i tecnici di Comune, Arpal, e molti altri (vi ricordate di quanti parteciparono alla caccia – mai risolta – alla famosa “alga killer”, l’estate scorsa?).

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  • Sanità – Zara e i partiti

    Dopo aver letto il lucido articolo di Stefano Zara sul buco nella sanità ligure (“la Repubblica-il Lavoro”, 25 giugno), sembra non resti più nulla da aggiungere. Le assurdità, le colpe, sia del centrodestra, sia del centrosinistra, sono messe a nudo in modo chiaro ed esauriente, così come la natura del lavoro da compiere per rimediare alle follie del passato, ma, purtroppo, anche del presente. Le assurdità: l’automatismo dell’aumento dell’Irap da parte del centrodestra, l’accettazione di tale meccanismo da parte del nuovo governo; le colpe: il buco accumulato dalla precedente amministrazione regionale, l’inerzia, per un anno, della nuova amministrazione, fino a quando il problema non è esploso diventando non più rinviabile. Ma Zara non si ferma qua.

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  • Immigrazione/1 – Non chiamateci pandillas. Basta etichette!

    19 giugno, auditorium di San Salvatore: “Giovani, migranti, latinos. Oltre le bande per un percorso di riconoscimento e non violenza”. L’aria che si respira è di celebrazione e rappresentazione: già prima dell’inizio in un turbinio di flash volti ad immortalare le strette di mano e i tatuaggi dei protagonisti della giornata. Si celebra pubblicamente l’emersione dal silenzio e dall’illegalità nella realtà genovese delle cosiddette “bande”, e la pace siglata tra due di esse (Latin King e Netas), mentre il fine della rappresentazione è riconoscere l’esistenza di una nuova comunità in città, le organizzazioni giovanili di strada, come amano autodefinirsi in alternativa al termine banda o pandilla.

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  • Immigrazione/2 – Tolleranza zero

    Finito l’aspetto celebrativo, la sala dell’ auditorium San Salvatore si svuota dei colori nero e giallo, bianco rosso e blu di Latin King e Netas. Rimangono solo addetti ai lavori, ricercatori e sociologi. Il primo a parlare è Luis Barrio, docente e pastore a New York, che punta il dito sulla sproporzione tra incidenza nella criminalità e risonanza nei media: negli Stati Uniti l’1% di reati è connesso in qualche modo all’operato delle “bande”, mentre il 18% è riconducibile alla violenza familiare, eppure l’informazione genera esclusione e demonizzazione riguardo alle prime, disinteressandosi della seconda. Barrio definisce le organizzazioni giovanili di strada una risposta alla società che esclude l’eguaglianza dai propri valori ed un mezzo per assicurare loro autorità, rispetto e potere.

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  • Nuova Cornigliano – L’ultimo pacco regalo

    E’ passato quasi un anno dall’ultima cena. Quella che il gruppo Riva ha offerto ai dipendenti più anziani nel luglio 2005. Un anno dalle feroci occupazioni di strada, dalla rabbia delle assemblee, dai verbali di conciliazione firmati con l’azienda, da un agosto che li ha visti lasciare il posto di lavoro in cambio di una cassa integrazione alla quale si aggiungeva un’integrazione salariale a fronte di un lavoro di pubblica utilità.

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  • Dichiarazione di Genova

    Noi, riuniti nella Sala Chiamata del Porto, luogo simbolico di conquista dei diritti per il movimento operaio, proponiamo la seguente dichiarazione.
    L’incontro, da cui nasce la Dichiarazione di Genova, è il risultato di un lungo percorso di mediazione che ha visto la partecipazione di giovani membri delle organizzazioni di strada, ricercatori, amministratori pubblici, operatori dei media, rappresentanti delle forze dell’ordine in diverse città del mondo.

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  • 25-26 giugno – Costituenti Federalisti

    Ci sono in giro Costituenti Federalisti,
    Cui non piace il sud dei poveri cristi;
    Vorrebbero tagliare il Paese in due o tre parti
    Per non avere tra i piedi controparti,
    Quei nordici Costituenti Federalisti

    (GUR)

  • Referendum – Le oche del Campidoglio e la Costituzione

    Difficile capire da dove nasce l’illusione di aver già vinto il referendum. Per quel che può valere, pochi sono i sondaggi accessibili. Quello condotto per Repubblica (7 giugno) rivela che poco più della metà degli italiani (53%) è a conoscenza del referendum, il 60% pensa di andare sicuramente a votare e il 23% ci andrà probabilmente. Su base nazionale il 60% è orientato a votare NO, mentre al nord la percentuale scende al 51%.

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  • Primarie/1 – Qualcuno è contrario? Io, risponde Burlando

    Repubblica del 5 aprile, intervista a tutta pagina, con foto e Genova sullo sfondo. Burlando parla. Domanda d’obbligo dell’intervistatore: “E Tursi?” E lui: “Confesso 10 anni fa ho sbagliato… ho sbagliato il metodo, non certo il nome (nda: appoggiò Pericu).

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