Autore: Redazione

  • Giovani – Dalla Francia al Giappone malesseri a confronto

    Mentre scorrono sugli schermi le immagini della nuova primavera francese, è approdata a Genova, con un’originale rilettura de “La metamorfosi” di Kafka, La Fura dels Baus, compagnia catalana nota al pubblico per i suoi spettacoli-evento. Il testo, sottoposto al restyling dell’attualità, si avvale dell’innesto di filmati e immagini video sovresposte, mentre sulla scena la stanza dello scarafaggio Gregor viene ridotta ad un cubo mobile, trasparente, al cui interno trova spazio un televisore: arredo straniante dal quale il pubblico può assistere alla riproduzione iberica del “Grande fratello”.

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  • Linguaggio – Duchi, marchesi e autorità

    In mezzo a tante cronache convulse, in questi giorni è comparsa anche qualche notizia dai contenuti folcloristici (si fa per dire). La Repubblica-Il Lavoro del 6 aprile ci informa sotto un titolo a tutta pagina che “trecento invitati: nobili, autorità, deputati e sanatori” (sic: involontaria ironia del refuso) si ritroveranno “sotto gli stucchi di Palazzo Pallavicini in piazza Fontane Marose per salutare Vittorio Emanuele di Savoia, la moglie Marina Doria, il figlio Emanuele Filiberto, la nuora…”

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  • 9 Aprile – Amuleti politici stile Vanna Marchi

    Ignoro se Vanna Marchi si limitava a minacciare il malocchio a chi non cedeva alle sue lusinghe truffaldine, oppure se ricorreva anche all’insulto. Di sicuro Berlusconi -sempre di teleimbonitori si tratta- è andato oltre e dando del “coglioni” a tutti quegli italiani, speriamo la maggioranza, che non hanno la minima fiducia in lui, ha superato un record di volgarità che ben lo qualifica. Ma ancor più elevato è il contesto della frase che sorregge l’epiteto: “Non posso pensare che gli italiani siano così coglioni da votare contro il loro interesse”. Parole che aiutano a capire meglio l’edificante nobiltà del berlusconi-pensiero.

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  • Dopo acciaio – A Cornigliano un set o un rettilario?

    Sono piccole ma emblematiche le foto apparse nell’articolo del 28 marzo su Il Lavoro Repubblica dedicato al New deal di Cornigliano. In quella a sinistra il giovane Riva ha uno sguardo appagato. A destra Repetto, Burlano e Pericu porgono i bicchieri all’obbiettivo: brindano entusiasti alla ruspa, foto grande centrale, che abbatte alcune palazzine dello stabilimento siderurgico.

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  • Quale democrazia – Primarie: un diritto non un optional

    A pochi giorni dal voto politico è già partita, sul “Lavoro-Repubblica”, la campagna per le amministrative (Provincia e Comune) dell’anno prossimo. Il pretesto è stato fornito dalle primarie di Imperia. La discussione è stata aperta (o provocata?) da un articolo del caporedattore Franco Manzitti, e il tema rischia di diventare il tormentone dei prossimi mesi.

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  • Duelli? – I faccia a faccia TV, occasione perduta

    “Lei non sa chi sono io!” diceva un tronfio Castellani al beffardo Totò in una celebre sequenza. C’è molto di questo spirito nella versione italiana dei confronti televisivi tra leader politici, tanto invocati dall’opinione illuminata del nostro paese.

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  • Dopo il 9 aprile – Possibile una Rai Tv senza i partiti

    La campagna elettorale che si sta concludendo ha probabilmente convinto anche i più ottimisti sostenitori dell’Unione che ai cittadini italiani toccherà farsi carico non solo di mandare a casa l’attuale governo ma anche di impegnarsi non poco per rendere decente quello che seguirà.

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  • Da non perdere – Lo show di Strasburgo visibile due anni dopo

    Il film di Moretti “Il caimano” (da non perdere, come si dice in gergo, per la capacità di divertire e spaventare insieme con la sua straordinaria rappresentazione della realtà che stiamo più o meno consapevolmente vivendo) ce ne mostra uno spezzone di un paio di minuti. E già questo segmento ci aiuta a capire qualcosa di più rispetto alle fugaci inquadrature che la tv di regime ci aveva finora concesso circa il deprimente esordio di Silvio Berlusconi per il turno di presidenza italiana al Parlamento europeo.

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  • Berlusconi Day – Non erano squadristi e neppure facinorosi

    Sono una donna di 55 anni madre di una ragazza di 16;scrivo per testimoniare la mia profonda indignazione per quanto accaduto in piazza in occasione della visita del Presidente del Consiglio Berlusconi e ancora di più per le offensive e bugiarde dichiarazioni del premier.

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  • Internet – Basta scommesse se B. è perdente

    Dal 24 febbraio, Internet in Italia è diventata una rete in cui tutti possono raggiungere tutti… tranne coloro che non sono graditi a chi sta al governo. Proprio come in Cina e in alcuni paesi arabi.

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