Leggo l’articolo Internet – Dal 1948 una legge per il web (m.c.a.) sul numero 232 di OLI. Mi trovo solo parzialmente concorde con MCA sulla questione dell’obbligo di pubblicazione. L’ipotesi di Tizio e Caio che litigano sul blog di MCA è una situazione classica, auspicabile in democrazia. Meno classico, ma possibile, che uno dei due sia stato “bannato”, bloccato o nascosto per impedirgli di rispondere. E’ il caso dei giornali, che non intendono sobbarcarsi la responsabilità di alcuni contenuti e si permettono di “astericizzarli”. In questo caso l’obbligo di pubblicazione manleva l’editore e il direttore responsabile di testata. Certo non è facile distinguere tra blog, testata giornalistica, OLI, giornali virtuali e Giornalino di Gianburrasca sul web, quindi formulare una legge che permetta di distinguere è complesso.
Categoria: Media
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Radio 3 – La “Città degli uomini” secondo Brunetta
Democrazia è “trasparenza, assumersi degli impegni, dar conto di quello che si è fatto giorno dopo giorno. E’ gentilezza, e capacità di ascoltare”, Renato Brunetta
C’è bisogno di Stato, e precisa il Ministro, di un “Buono Stato, di una Buona Giustizia e di una Buona Sanità”. A lui il compito di raggiungere questi obiettivi, coadiuvato dai tre milioni e seicentocinquantamila dipendenti pubblici che devono capire che c’è un padrone. E il padrone sono i cittadini.
“Città degli uomini”, sabato 22 novembre ore 19.00, Radio 3. Tema: la Democrazia.
Sergio Valzania asseconda Renato Brunetta. Voce vellutata il primo, sereno e determinato il secondo. -
Web 2.0 – Quando è vero soltanto ciò che vince
Se avete un profilo su Facebook, se leggete ed interagite con la nostra newsletter, se comprate su e-bay o partecipate ad un forum di cucina regionale, se scrivete un blog invece del diario segreto, siete approdati anche voi, magari senza saperlo, allo Web 2.0.
Si tratta, secondo la definizione di Wikipedia, di “uno stato di evoluzione di internet”, ovvero “l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente”. L’utente si sposta al centro dei servizi e dei contenuti, li modifica a proprio piacimento, ne influenza l’evoluzione, insomma, crea un mondo virtuale che rispecchi fedelmente le proprie preferenze e convinzioni. -
Marketing – Tutti belli come in tv
Inferno dei precari, girone della Grande Distribuzione Organizzata. Faccio la promoter in un megastore tecnologico, per il lavoro più continuativo e sicuro degli ultimi tempi: trattasi di nientepopodimeno, di sei giorni di fila, uno dietro l’altro, stesso orario stesso posto, un filo di perle di fiume in questi tempi barocchi. Quando tutta la tua esperienza di lavoro in un posto si concentra in una settimana scarsa, inevitabile bruciare le tappe: al primo giorno a malapena sai dov’è l’ingresso, al secondo ti proponi con disinvoltura come la massima esperta di testine pivotanti per il contropelo, al quarto rischi il burn out e, se solo avessi la mutua, ti abbandoneresti languida ad un esaurimento nervoso.
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Manuale – Fare il giornalista o il cameriere
Mario Bottaro, giornalista di lungo corso, che mentre era vicedirettore del Secolo XIX ha scelto per così dire la libertà, ossia di fare il free-lance, ha concentrato buona parte della sua esperienza nell’insegnamento universitario, quale docente di teoria e tecniche del linguaggio giornalistico presso la Facoltà di Scienze politiche. Ora ha scritto “Nascita, vita e morte della notizia – Manuale per fare il giornalista (e per difendersi dai media)”, libro che come dice il sottotitolo è rivolto non solo ai giovani che vogliono entrare in redazione, ma anche all’utenza, ai lettori, cui non è mai troppo tardi dare qualche arma in più di legittima difesa.
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Internet – Perché la politica ignora la rete
Il “fenomeno Grillo” trae parte della sua forza della rete, come lui stesso ammette. Il suo blog pare essere fra i 12 più visitati al mondo e il primo italiano. Si parla di 200.000 adesioni solo via web al suo “V” day, ben 17 gruppi locali cittadini, promotori di incontri e iniziative, uno creato addirittura su “Second life”. Numeri mastodontici, più volte indicati come indice della disaffezione politica e del disfattismo italiano. Può darsi che sia disfattismo, ma alcune informazioni pare che abbiano campo libero solo sul web. Due esempi: nel già citato blog di Grillo oggi si parla della sospensione da parte del preside del Liceo Sicignani di Caltanisetta adottata contro i ragazzi che hanno protestato per il trasferimento del pm De Magistris richiesto da Mastella.
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Tigicinque – Dai con la cronaca nera ché la paura fa brodo
Da un po’ di tempo avevo la sensazione che il TG5 fosse un po’ troppo sbilanciato sulla cronaca nera, perciò oggi 4 settembre 2007 mi sono annotato i temi della sua emissione principale, alle ore 13; ecco gli argomenti:
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Media e società – Chi difende i bambini dal falso buonismo
Solo l’ipocrisia regnante può spiegare il recentissimo exploit di un organo di vigilanza Rai, che con tanto di decreto ha censurato l’emittente pubblica per non avere omesso i nomi o i volti di alcuni ragazzini islamici addestrati a diventare kamikaze o tagliagola. Chi, prima di qualsiasi altro, dovrebbe proteggere i piccoli dai rischi della vita, dalla violenza in particolare, se non i genitori? Ma se un padre o una madre, con il sostegno del fanatismo collettivo, si dicono orgogliosi di spingere i figli a uccidere e uccidersi, come è possibile contestare all’informazione di aver reso noto, seppure in maniera cruda, ma efficace, simili aberrazioni?
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Ritorno al passato – Le botte agli hooligans non fanno notizia
Ci saremo distratti, noi del pubblico, o avranno guardato dall’altra parte loro che invece dovevano stare bene attenti, avendo il compito di informare? Sarebbe davvero interessante sapere quanti, tra i milioni e milioni di telespettatori vantati dallo share, hanno visto o saputo che l’incontro di calcio Roma-Manchester era stato turbato dai gravi incidenti dell’Olimpico. Personalmente, pur essendo attaccati al teleschermo, non ci siano accorti di nulla (c’è sempre qualche marziano che ti chiama al telefono durante la partita facendoti perdere il momento clou). Ma anche le cronache del giorno dopo di tutto parlavano, della serata storta di Totti, delle accelerazioni irresistibili del Ronaldo bis, quello giovane e snello, meno che degli scontri violentissimi tra polizia e tifosi britannici.
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Scandali – Il sesso di chi conta è due volte tabù
A rischio di scivolare nel qualunquismo, è quasi impossibile non notare come lo spirito di corpo faccia superare barriere ideologiche e divisioni di parte quando il ceto politico si sente bersaglio di attacchi dei giornali. Immaginarsi poi se si toccano questioni di sesso. La reazione è stata immediata: ora i giornalisti italiani sanno di rischiare il carcere se si azzardano a pubblicare notizie intime sulle persone (meglio personaggi) al centro di vicende giudiziarie.