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  • Libri d’oggi. Colpo di stato e scoop proibiti

    Perché tornare a parlare del golpismo e delle stragi italiane? Perché, scrive Camillo Arcuri (Colpo di Stato. Storia vera di una inchiesta censurata. Il racconto del golpe Borghese, il caso Mattei e la morte di De Mauro, Rizzoli 2004, pp. 143), è inaccettabile seppellire ciò che è rimasto impunito e – peggio ancora – nell’oscurità.

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  • Luzzatto-Mauri. Regione latitante sul futuro dell’IST

    Tutto è bene quel che finisce bene… Così recita un vecchio adagio, che forse sarà valido per il professor Lucio Luzzatto se arriverà a conclusione l’offerta giuntagli dall’assessore della sanità della Toscana per assumere la direzione scientifica dell’istituto tumori di quella regione. Non altrettanto può dirsi, per ora, a proposito dell’Istituto Tumori di Genova.

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  • Dal boom al naufragio un festival di voci

    E’ una gigantografia questa mattina. Un sogno messo a nascondere una facciata ai lavori. Impossibile non notarla: MSC, Opera . La nave è lì: essenziale, bianca, unica. Il messaggio è scarno. Famiglie, donne in abito da sera, piscine sono totalmente assenti. Opera, La Nave, il Progetto di Nave, basta a se stessa. E’ l’Idea. Come una macchina, la crociera, questa volta è proposta a gusti sofisticati. La Nave è stata costruita su commissione di Aponte, armatore napoletano, dai Chantiers de l’Atlantique in Francia.

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  • Trovate estive. Un Grande Fratello per gli anziani soli

    Dopo i 2000 computer con aggiunta di fotocamera digitale regalati da Biasotti ad altrettanti anziani con tanto di consegna personale dei vaucher), assistiamo ora ad una nuova campagna acquisti che consiste in:
    – 800 apparecchi dotati di telecamere, da installare nelle case di anziani ultrasettantacinquenni non autosufficienti segnalati dalla ASL;

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  • Successi tv. Quando ci stancheremo di sorbire banalità

    Due recenti inziative della televisione pubblica mi si affiancano nella mente, e neanch’io so bene perché. Il lungo “Orgoglio” – summa del romanzo d’appendice e del feuilleton ottocentesco – e il contemporaneo, piatto, documentaristico, naturalistico “Mai storie d’amore in cucina”, sbandierante tra l’altro la presenza di Gigi Proietti e di Stefania Sandrelli, pubblicitariamente astuta ma sostanzialmente inutile.

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  • Lotte dinastiche – Un pugile al banchetto della Real casa spagnola

    Non bastava un premier che fa le corna nelle foto di gruppo dei leader internazionali. Ci voleva anche un cosiddetto principe che fa a cazzotti, come un garzone di macellaio, nei banchetti reali. Proprio vero che noi italiani dobbiamo sempre farci riconoscere e che è sempre attualissima la scelta repubblicana di abrogare titoli e gradi di un’aristocrazia inesistente. L’ultima figuraccia sulla ribalta degli eventi mondani di grido, la dobbiamo al signor, si fa per dire, Vittorio Emanuele di Savoia, da poco riammesso in Italia, ma imprudentemente lasciato libero di andare a combinare pasticci all’estero.

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  • Boomerang. Parole di Gasparri giuste per il governo

    L’offensiva a comando del centro-destra contro il Tg 3, unica voce fuori dal coro tv sulla vergogna delle torture, si è rivelata non solo imprudente: una sorta di attacco preventivo, da kamikaze esaltati, di fronte al rischio che qualche sprazzo di verità possa incrinare il muro dell’informazione di regime.

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  • Set tv. E Fassino mancò lo smash vincente

    Brunetta, Baldassarri, Epifani e Fassino schierati come per un doppio a Wimbledon. Floris è l’arbitro, Diamanti in collegamento descrive le attese dell’italiano medio. E’ un quadro strano, coincide con il ritardo nell’accendere la TV e con la mancanza di attese per quanto da tempo trasmesso.

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  • Regione liguria gente concreta. Più della maggioranza conta la lobby del capo

    Mercoledì 5 maggio doveva essere il giorno del processo politico al capo della gente concreta, il presidente della regione Liguria, ragionier Sandro Biasotti. L’opposizione l’aveva preparato con cura: lo scopo era chiedergli conto di circa 900.000 €, un paio di miliardi di vecchie lire, spesi dal nostro in “propaganda e comunicazione” ad esclusivo vantaggio della propria immagine.

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  • Ritorno al passato. Alcune cose da sapere sullo sciopero dei magistrati

    I magistrati non amano scioperare, ma il 25 maggio sciopereranno. Contro il progetto di legge sull’ordinamento giudiziario, approvato dal Senato e ora in discussione alla Commissione Giustizia della Camera, era stato già indetto uno sciopero, poi sospeso per la disponibilità al dialogo dichiarata dal presidente della Commissione e dal relatore della legge.

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