La discussione -siamo in un regime, no, non si tratta ancora di vero regime- è già di per sé inquietante; poi una sera, a Genova, capiti al Bagdad Cafè, incontri Marco Travaglio coi suoi ultimi libri (dopo le 60.000 copie di “Bananas” sta uscendo “Montanelli e il Cavaliere”), e ascoltando i suoi racconti “dallo stato semilibero di Berlusconia”, sorridi amaro, sobbalzi, ti indigni, ma soprattutto ti togli ogni dubbio sul fatto che da strisciante il regime è diventato ormai soffocante.
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Quarto potere 2. Giornalisti: da dove vengono e dove stanno andando
L’Associazione ligure dei giornalisti, come si chiama il sindacato regionale della categoria, compie cent’anni e tra le buone ragioni per ricordare questa data, c’è di sicuro il ruolo che tale organismo ha svolto non solo per la difesa degli interessi di chi fa questo mestiere, quanto soprattutto per far crescere la dignità dell’informazione.
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Quarto potere 3. Ma il trasporto pubblico non è solo bilancio
Genova città della cultura, 4 maggio 2004, ore 10 e 50. Alla fermata AMT di via Roma il quadro luminoso annuncia 19 minuti di attesa per un “20” e 20 minuti per un “18”. In attesa un folto gruppo di persone: nessuna protesta. Solo una signora si rivolge a un “giovanotto”: il “18”, dice, prevedibilmente arriverà stracolmo, e lei, deve assolutamente raggiungere l’ospedale. Vorrebbe che lui l’aiutasse a salirci; “comunque”, precisa.
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Quarto potere 4. La donna fa notizia ma non fa il giornale
Il 23 Aprile nel convegno “Quando la donna fa notizia” organizzato dalla CGIL sul rapporto tra donne e informazione, Tiziana Cresci, responsabile del Coordinamento Donne CGIL, ha posto queste domande: esiste un approccio femminile all’informazione? La condizione professionale delle donne giornaliste si differenzia da quella degli uomini?
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Irak e dintorni. Il falso problema dell’antiamericanismo
Il direttore dell’”Europeo” Daniele Protti, che ha condotto “Prima pagina” tra il 25 aprile e il 1 maggio, si è mostrato contrariato perché a Milano qualcuno ha dato fuoco alla bandiera americana: così i pacifisti rischiano di essere scambiati per amici dei terroristi – ha detto.
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Il vento che tira. C’è qualcosa di più di ora et labora
Non entro, per manifesta incompetenza, nel merito delle prospettive della Genova industriale e portuale discusse nel convegno di Maestrale, ma mi dedico a un aspetto che mi sembra interessante e cioè la centralità cardinalizia che ha, non solo visivamente, improntato il convegno.
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IST 1. Qualche esempio su Ist e tutela della salute
L’IST è certamente una risorsa per i cittadini che hanno bisogno di visite, cure ed assistenza al massimo livello; ma un Istituto Scientifico come il nostro, può essere una risorsa anche per le pubbliche amministrazioni che, sempre più spesso, devono prendere difficili decisioni.
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IST 2. Un sito raccoglie il no della comunità scientifica
Dal prof. Angelo Abbondandolo riceviamo:
Il caso Luzzatto non riguarda solo la persona di Lucio Luzzatto, né solo l’Istituto Tumori di Genova. -
Sciopero dei medici e Ist. Se la sanità dipende da un ministro virtuale
Qualcuno ha pensato dapprima a un lapsus, altri a un errore di stampa o alla solita malevola interpretazione delle parole pronunciate da un uomo di governo. Così in molti hanno letto tempo addietro le sorprendenti dichiarazioni del ministro della Salute, Sirchia, quando, in occasione del primo sciopero nazionale dei medici di famiglia, ha riconosciuto che la categoria aveva buone ragioni per protestare. Passano alcuni mesi, i sanitari di base fanno una seconda giornata di sciopero e puntuale il ministro dà loro ragione.
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Ist, Iit, Infm. Ricerca scientifica mestiere da precari
Tre fatti riguardanti la ricerca nazionale si intrecciano in queste settimane, in questi mesi, a Genova. A ben guardare sembra anche che in tutti e tre i casi ricorrano gli stessi errori di comprensione e di prospettiva e che, anzi, essi siano la causa prima di un intreccio che potrebbe essere invece positivo per la città e per il Paese.