Autore: Redazione

  • VERSANTE LIGURE


    PREGHIERA PADANO-LIGURE

    Dai a Sampierdarena,
    Dio della Sicurezza,
    la delinquenza aliena
    (lo sai che mi elettrizza)
    cino-ecuador-rumena
    e non della mia razza.


    Noi, solo professionisti d’esportazione

  • Sicurezza – Vincenzi alla prova dei vigili urbani

    Prendete il Secolo XIX. A settembre 2007 gli articoli dedicati alla sicurezza erano il doppio di quelli di agosto. E a ottobre? Il doppio di settembre. Domanda facile: quanti saranno a novembre? Domanda difficile: quale relazione tra campagna giornalistica e “fatti”? A far riferimento ai normali indicatori – quelli forniti da questura, prefettura, procura ecc. – la situazione sembrerebbe stazionaria, non troppo diversa dal solito. Sarebbe invece cambiata la loro “percezione”: come la paura che non ti fa uscire di casa, o ti spinge a cambiare zona di residenza o ad avere comportamenti aggressivi. Se la “percezione” del pericolo cresce, lo spazio per ragionare si restringe, molto.

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  • Stragi silenziose/1 – Se una catastrofe non è abbastanza interessante

    La notte del 25 dicembre 1996, Ampalagan Ganeshu e suo fratello Arulalagan, due ragazzi dello Srilanka in fuga dalla guerra civile, morirono nel più grave disastro marittimo nella storia del Mediterraneo dalla fine della guerra mondiale. In 283 sparirono nel mare del Canale di Sicilia, a bordo della nave Friendship, speronata dalla Yohan, a sua volta carico di merce umana. Soltanto cinque anni dopo, nel 2001, su indicazione di un pescatore, un robot subacqueo catturò le immagini di quello che era rimasto un naufragio fantasma, descritto dai superstiti ma mai provato. Abiti, rottami, resti umani denunciarono che invece era accaduto sul serio, 283 persone erano sparite nel mare per 5 anni senza che nessuna autorità intervenisse, per accertare quello che era accaduto e recuperare i corpi.

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  • Stragi silenziose/2 – Più di duemila le vittime dell’uranio impoverito

    Si chiama Paolo Floris, ragazzo di 29 anni di Guspini, in provincia di Cagliari, l’ultimo militare italiano vittima da possibile contaminazione da uranio impoverito. A renderlo noto è Francesco Palese, curatore del sito Vittimeuranio.com, al quale il giovane si è rivolto per denunciare la sua vicenda. Paolo ha effettuato il servizio di leva nel 1999 nel Poligono nazionale di Teulada dove era addetto al magazzino del Reggimento con compiti di guardia nella polveriera. A settembre del 2006 gli è stato diagnosticato un “linfoma di hodgkin 4° stadio b” che sta curando con dei cicli chemioterapici in un ospedale civile di Cagliari”.

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  • Teatro – Foto segnaletiche e foto di scena

    Il successo di critica e di pubblico che ha accompagnato i due giorni di presentazione al Teatro della Corte dello spettacolo “Sono felice per te”, realizzato con la partecipazione di un gruppo di studenti-detenuti del carcere di Marassi, è stato macchiato da un solo neo. Neo marginale, eppure tale da rischiare di compromettere il lavoro di tutti coloro –operatori, regista, istituzione scolastica e carceraria, detenuti stessi– che si sono impegnati nell’iniziativa. Parliamo dell’atteggiamento della stampa, che pure ha dato rilievo all’evento, ma in alcuni casi non ha resistito alla tentazione di impostare l’informazione in termini scandalistici: “l’assassino della tale nella parte di…”, “l’autore delle efferate violenze contro il talaltro nei panni di…”. I ritratti dei protagonisti sono stati allineati quasi fossero foto segnaletiche, con dettagli scabrosi e con commenti di cattivo gusto.

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  • Scienza – Parlar di stelle dietro le sbarre

    Carcere di Chiavari, 16 ottobre. La scimmia del Festival della Scienza sbircia curiosa dai manifesti bianchi trasformando il luogo in altro da sé. Almeno per un paio d’ore. E’ stata scelta questa mascotte – spiega Manuela Arata – perché il festival ha come titolo la curiosità, che è il motore degli scienziati e perché siamo nell’anno europeo delle pari opportunità… Le scimmie sono animali molto curiosi…

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  • Informazione – Genova scettica anche sul web

    Tre anni fa il giornalista e fondatore della agenzia www.totem.to Franco Carlini, nelle pagine de “IL Secolo XIX” (02/11/2004), pubblicò un’indagine sulla web-immagine di Genova. Emerse un quadro di una città ancora alla caccia della sua identità su internet, poco presente sul web, a parte la grande parentesi del G8. Pochi i siti e quei pochi svolgevano una funzione di ‘presentazione’; rari i punti di incontro digitali. A tre anni di distanza, qualcosa è cambiato, ma Genova resta sempre una piazza pigra, restia a rielaborare e rendere proprie le novità provenienti dal mezzo internet.

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  • Memoria – Gli archivi delle donne

    Venerdì 26 Ottobre, presso il Circolo Culturale Zenzero (Via G. Torti 35), è stato presentato il libro “Salva con nome” realizzato da Paola De Ferrari, genovese, archivista libera professionista. Si tratta dell’inventario dell’archivio che raccoglie l’attività svolta tra il 1974 e il 1999 da Alessandra Mecozzi, attualmente responsabile dell’Ufficio internazionale della Fiom nazionale.
    Le donne presenti avevano tutte vissuto gli stessi anni politici della sindacalista metalmeccanica e nel pomeriggio di venerdì li hanno ripercorsi attraverso i frammenti di una biografia che ha attraversato il femminismo, l’attività contrattuale nella FIOM, il pacifismo e le politiche internazionali del sindacato, e attraverso i documenti, le fotografie, gli slogan del movimento delle donne a Genova, che le donne della Associazione “Archinaute” hanno proposto come “sfondo” della biografia della Mecozzi.

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  • Sanità – Suggestionare e sedurre o solo informare

    Giorni fa, giungendo alla Stazione Principe dopo un periodo all’estero, mi trovo accolta da una selva di manifesti difficili da interpretare. Ormai tutti li conoscono: infermiera carina e sorridente accompagnata da uno slogan che riecheggia il titolo di un famoso film, “Pane, amore e sanità”. Che vorrà dire?

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  • Medaglie al merito – No parking, sì parchi

    Un po’ di riconoscenza – almeno fino a prova contraria – Genova civile la deve alla giunta Vincenzi che ha accettato di riaprire la pratica dell’Acquasola. “Siamo contro i parcheggi a scorrimento -ha detto il sindaco- perché non alleggeriscono ma aumentano il traffico in città. Per questo siamo disponibili a bloccare il Park dell’Acquasola”. Riaprire una pratica già decisa dalla mitica giunta Pericu non è cosa da poco. Buona parte dell’apparato politico e amministrativo che a suo tempo sostenne la decisione è ancora lì e ben piantato.

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