Risultati della ricerca per: “carige”

  • OLI 407: PAROLE DEGLI OCCHI – Il bagno CARIGE

    (Genova, la fontana di Piazza De Ferrari e la banca CARIGE – foto di Giovanna Profumo)

    Maggio 2014 – L’inchiesta della Procura di Genova sui vertici della banca CARIGE è su tutte le pagine dei quotidiani. Per chi volesse fare un tuffo nel passato, i pezzi dell’ archivio di OLI offrono un’ interessante contributo per una lettura storica e sociologica.

  • OLI 262: POLITICA – La diffusione militante della Fondazione Carige

    Nuove militanze: 22 maggio, la fondazione Carige diffonde Il Giornale (Foto Paola Repetto e Ivo Ruello)

    “Genova in festa. Giovani, stelle e sport”: dal 20 al 23 maggio il centro di Genova (Porto Antico, Piazza Matteotti, De Ferrari, San Lorenzo) è stato davvero in festa, con centinaia e centinaia di bambine, bambini, ragazze e ragazzi che si esibivano in decine di attività sportive e di danza. Scoperta di una vita giovane che scorre quasi insospettata nella città, e si impegna in una miriade di attività mostrando di aver raggiunto un livello di qualità che rivela impegno, passione, lunghe ore di esercizio.

    Tre le attività portanti della manifestazione: il “Progetto giovani” della Fondazione Carige, “Stelle nello sport” del Coni Liguria e “Festa dello sport” della Porto Antico.
    Quindi quattro bellissime e allegre giornate di cui la città deve ringraziare i tre soggetti di cui sopra, e una moltitudine di partner ( Comune, Provincia, Regione, Esercito Italiano, Miur, Carabinieri, Polizia … ) e di sponsor, tanti da decorare fittamente con i loro logo metri e metri quadrati di striscioni.
    A giudicare dal netto predominio, ovunque, del colore blu e del logo Carige, sembra comunque chiaro che la Fondazione Carige deve aver dato a questa manifestazione molto, ma proprio molto, più degli altri. Quindi un grazie particolare alla Fondazione Carige.
    Ora, nella mattina di sabato e domenica diverse giovani e graziose ragazze che indossavano una maglietta col logo del “Progetto Giovani” della Fondazione si aggiravano a coppie tra Piazza De Ferrari e Matteotti distribuendo gratuitamente l’accoppiata informativa de Il Giornale più Il Mercantile.
    Domande: la gratitudine per le belle giornate di sport, danza e giovinezza deve includere anche l’accettazione della distribuzione militante ai cittadini di un foglio spudoratamente governativo? Che relazioni ci sono tra la Fondazione Carige e l’organo di stampa Il Giornale, e in che sedi sono state eventualmente concordate? Quali ne sono le implicazioni, i termini di scambio? Questa azione di stampa e propaganda è stata anticipatamente resa nota e concordata con gli altri attori e sostenitori della manifestazione? Ricordiamo, a questo proposito, che il Comitato scientifico di Progetto Giovani include tutte le principali istituzioni cittadine.

  • Politica – La diffusione militante della Fondazione Carige

    ““Nuove militanze: 22 maggio, la fondazione Carige diffonde Il Giornale (Foto Paola Repetto e Ivo Ruello)

    Genova in festa. Giovani, stelle e sport”: dal 20 al 23 maggio il centro di Genova (Porto Antico, Piazza Matteotti, De Ferrari, San Lorenzo) è stato davvero in festa, con centinaia e centinaia di bambine, bambini, ragazze e ragazzi che si esibivano in decine di attività sportive e di danza. Scoperta di una vita giovane che scorre quasi insospettata nella città, e si impegna in una miriade di attività mostrando di aver raggiunto un livello di qualità che rivela impegno, passione, lunghe ore di esercizio.

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  • Fondazione Carige – Se la politica diventa una voce di bilancio

    La Carige, la cassa forte di Genova e della regione, è la 13esima banca nazionale. Una posizione di spicco che dovrebbe suggerire comportamenti adeguati. Invece ha un presidente che rischia con altri il rinvio a giudizio essendo coinvolto nell’inchiesta Fiorani (Repubblica 13 maggio ’08). Uno che a suo tempo avendo comprato -con la benedizione di Bankitalia (Fazio)- 100 milioni di euro di azioni Antonveneta, aveva dichiarato a Repubblica (11 aprile ’06), di aver dato una mano a Fiorani “in cambio di un po’ di sportelli”. E, in ogni caso, aveva precisato,di affari come quello con Fiorani lui ne avrebbe fatto uno al giorno tanto che “non c’era alcun bisogno che Fazio gli telefonasse per chiedergli una cosa del genere”.

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  • Carige – La scalata di Venezia interessa Genova?

    C’entra la Carige, la banca più importante della città, con i governi di Comune, Provincia e Regione? Perché un rapporto c’è: Carige è una cassa di risparmio e la legge prevede che il suo compito di indirizzo sia -detto in soldoni- quello di trasferire alla comunità, tramite la Fondazione omonima che possiede circa il 44% delle azioni della banca, le rendite provenienti da una così cospicua immobilizzazione. Per questo nella Fondazione, nei Consigli di amministrazione e di indirizzo che la dirigono, siedono rappresentanti indicati dagli enti locali.
    E questi rappresentanti della politica cosa pensano di come la Fondazione, la cassaforte della città, spende i suoi soldi? Non lo sappiamo.

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  • Carige – Il partito dei soldi e l’antipolitica

    Sole 24 Ore, 8 luglio 2007 “Sportelli Intesa, 12 pretendenti”. Sono 198 gli sportelli che Intesa-San Paolo deve – lo impone l’Antitrust – cedere. In pista, per acquistare, varie cordate e tra queste una composta da Popolare di Bari, Credito Valtellinese, Veneto Banca e Carige. E’ questa la “novità” che la Carige annuncia da tempo. Per mesi la sua dirigenza ha detto di essere sotto attacco. Anche il cambio della guardia alla Fondazione è stato fatto intendere come una operazione difensiva. Avvalorata dai partiti che hanno eletto all’unanimità il nuovo presidente, e i vari consigli di amministrazione e di indirizzo. E che hanno approvato il fatto che la Fondazione invece di restituire alla società – come per Statuto – le rendite delle sue cospicue immobilizzazioni le abbia ulteriormente investite in titoli della Carige di cui è il principale azionista.

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  • Banche etniche – Liguria senza Carige? Una striscia di Gaza

    “Più forti e più liguri”. Un rigurgito etnico? Ma per carità! E’ la morale dell’intervista a Flavio Repetto, chiamato, con “benedizione politica bipartisan” e, si capisce, col favore della curia e della direzione e presidenza Carige, a dirigere la Fondazione Carige, l’ente principale azionista della banca stessa. A Il Sole 24 Ore (27 maggio 2007) Repetto ha detto che Carige non è interessata alle “lusinghe del risiko” e che la Fondazione ha deciso di ridurre le erogazioni (sociale, cultura ecc.) per incrementare gli accantonamenti finalizzati al rafforzamento patrimoniale. Una decisione resa pubblica già al momento del suo insediamento e che aveva sollevato al suo annuncio solo qualche timida critica.

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  • Carige – Baci e abbracci in Fondazione

    Cinquecento parole sono il massimo consentito dalla nostra newsletter per un articolo. Argomento: le ultime vicende della Fondazione Carige che detiene oltre il 40% delle quote della banca omonima e ne è pertanto il principale azionista. Regola aurea: quando le notizie si assiepano partire dalla fine. Sapendo come finisce una storia risulta più facile individuare gli antefatti. La fine è che il 15 gennaio scorso il Consiglio di indirizzo ha eletto all’unanimità – per la prima volta dopo anni – il nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione. Nel Consiglio, dove la maggioranza è largamente di centro destra (7 seggi), il centro sinistra avrebbe potuto avere 3 invece che 2 rappresentanti. Ma ha fatto omaggio – solo nei giorni successivi se n’è capito il significato – di uno dei suoi posti alla Curia; così il cardinale ci ha messo un suo vice.

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  • Nomine – Dare a Cesare quello che è di Carige

    Più ancora delle dimissioni del presidente Lorenzelli, che coprono mosse e logiche delle quali i finanziatori della Fondazione, i cittadini, non verranno mai a sapere nulla, stupisce nella vicenda la disinvoltura con cui il presidente della Regione Burlando chiede all’Arcivescovo di Genova di entrare nel CdA per garantire trasparenza e buon uso delle risorse ai fini sociali, educativi, culturali ecc. L’iniziativa di Burlando significa più di un fatto: o il governatore della Regione non riponeva nessuna fiducia in qualunque CdA fosse nato dalle nuove elezioni, per sentire il bisogno di un garante super partes, o preparava la mossa successiva: l’intesa con il sorridente ex ministro imperiese, di cui buona parte dei genovesi non ha ancora digerito la pessima prova offerta durante il G8, per la suddivisione delle poltrone: una a me, una a te, una alla Curia, con buona pace di tutti.

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  • Carige – Intesa bipartisan, sogno di Scajola

    Claudio Scajola, oltre ad essere presidente del Copaco, la Commissione parlamentare di controllo sui servizi, è anche un vecchio sperimentato democristiano. Di cosa si è occupato mentre i suoi colleghi erano in vacanza? Lo ha detto lui stesso (Repubblica 31 dicembre 2006): di difendere la Carige dalle “mire di alcuni settori dell’economia nazionale a cui fa gola la banca”. Farebbe gola, secondo l’ex ministro, perché i risultati finanziari della banca sono “strabilianti” e il merito è tutto del suo presidente Berneschi (il cui vice è il fratello dello Scajola medesimo). E quegli articoli pubblicati dal Corriere della sera e da Sole 24 ore sul malaffare Carige? Non comment, si capisce. Scajola ha detto che intende difendere Carige “esplorando” le intenzioni dei vari amministratori del centro sinistra che hanno voce in capitolo nella imminente elezione delle cariche della Fondazione Carige, primo azionista di Carige. Ho buone ragioni per essere ottimista – ha aggiunto Scajola – rispetto al fatto che sia possibile procedere all’unanimità al rinnovo delle cariche della Fondazione.

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